sabato 3 ottobre 2015

FEDERICA ANGELI E L'FBI. L'INGANNO DELLA FEDE PUBBLICA


In data 24 settembre sulla pagina fan di Federica Angeli è stato pubblicato un documento (quasi illeggibile) in formato immagine, con il seguente testo " Il documento dell'FBI con l'arresto in USA di Pascale".

Il documento è autenticamente un mandato di arresto dell’FBI? Qualunque sia la risposta, è un documento pubblico e pubblicabile? In caso negativo, è deontologicamente corretto pubblicare questo genere di documenti?

Il documento è quasi illeggibile, ma si evince chiaramente in alto a destra che si tratta di un "Record of deportable/inadmissible alien". Dunque, non è un documento di arresto dell'FBI, bensì un documento statunitense, interno ICE, compilato da un INS prosecutor, che lavora nella 'homeland security'.

ANNOTAZIONI.
Nessuna agenzia americana invia notizie a giornalisti su notizie di reato per iscritto, tanto meno su carta intestata. Tali informazioni passerebbero al limite tra le competenti forze di polizia in maniera informale in assenza di rogatoria internazionale, ma sicuramente non vengono inviate su carta intestata. La probabile soffiata da parte di un agente dell'FBI ad un giornalista ci potrebbe forse anche essere, ma non se ne comprende l'importanza della notizia sul caso specifico se non per una vicinanza e conoscenza personale e comunque una soffiata è una soffiata e non certo su carta intestata. L'FBI non si occupa di espulsioni di cittadini stranieri in prima persona, anche se ciò non toglie che possa detenere informazioni che altre agenzia producono, tipo ad esempio la polizia di frontiera oppure la 'homeland security' (come in questo caso).
In tutti i casi la pubblicazione attinenti notizie riservate di persone fisiche sottostanno alla legge sulla privacy IPP negli Stati Uniti e le pene per la divulgazione di tali informazioni sono molto severe. E' difficile per gli stessi americani che lavorano in enti amministrativi sapere dai colleghi le ragioni di un rifiuto di un semplice visto e per altro loro non sono autorizzati a rilevarlo a terzi pena anche il licenziamento. Sono notizie che non possono essere divulgate al di fuori dell'ufficio competente, come in questo caso essendo un documento interno. Inoltre, un impiegato che ha accesso a notizie attinenti la privacy è monitorato negli accessi e può venire a conoscenza di notizie solo se sono attinenti al suo lavoro. Non può fare una ricerca nei database per esempio senza essere autorizzato. Se la notizia fosse vera e la persona fosse stata espulsa per aver commesso un reato ci dovrebbe essere obbligatoriamente allegata al record una sentenza. La sentenza è pubblica (ma noi non l'abbiamo trovata), ma l'FBI con le sentenze non c'entra niente. Il record in oggetto precede caso mai la sentenza di espulsione. È di fatto il rapporto che si prepara con le notizie di reato. Aggiungiamo che il modulo della 'homeland security', viene redatto anche per chi rimane negli USA dopo la scadenza del permesso di soggiorno. Se vengono compiuti ulteriori reati nel territorio statunitense, al documento in oggetto verrebbero aggiunti degli allegati.


Quindi la pubblicazione di un tale atto non è legale anche se il documento non fosse falso. Non è pubblico e non è pubblicabile. Il fatto che su Internet si trovino documenti analoghi è irrilevante in quanto, come è facile verificare, non si riesce a risalire alla fonte, cioè a chi li ha postati e sono documenti identici a quello in ipotesi, documenti prodotti dall' 'homeland security' e non dall'FBI. Dunque, non è un documento di arresto da parte dell'FBI, non è pubblico e non è pubblicabile. A che pro dunque è stato postato?



Ecco un esempio di record come quello di Pascale:
https://media.azpm.org/…/…/2011/3/4/pdf/03-03-11_02_14_1.pdf

Nessun commento:

Posta un commento