sabato 6 dicembre 2014

OSTIA, MAFIA: "A TASSONE 30 MILA EURO"

I Carabinieri dei ROS registrano il 16 maggio 2014: «Devi capì, noi il nostro mondo è Gasbarra, non è Bettini. Noi nell’ambito de ste cose, nell’ambito di questa monnezza, pe tenè i voti già semo arrivati a 43 mila euro, eh...Tassone 30, Alemanno 40...europee e questi i 3mila e 550, questo se chiama D’Ausilio perché noi pagamo paghiamo tutti come vedi... fai il bonifico poi io te porto la fattura». Nelle intercettazioni dei ROS dei dialoghi di Salvatore Buzzi e dei suoi collaboratori, il nome del presidente del X Municipio, Andrea Tassone, compare a conferma di quanto riportato nell'ordinanza della Procura di Roma (Tassone ad oggi non risulta ancora indagato).
Tassone da Bologna (da dove rientrerà lunedì) smentisce: "Buzzi, no, non so chi sia", un po' come il sindaco Marino che ha sostenuto di non conoscere Buzzi avendo però ricevuto 30 mila euro per la sua campagna elettorale. Anche qui, per Tassone, un contributo di 30 mila euro che però non risulta nel rendiconto dei contributi elettorali che, per legge, deve essere pubblicato sul sito del Comune di Roma (Tassone è stato eletto presidente del X Municipio al ballottaggio del 9-10 giugno 2013).
Infine, proprio ieri, il X Municipio ha annullato gli appalti alla Cooperativa "29 Giugno" di Salvatore Buzzi, gli stessi che risulterebbero coinvolgere Tassone nelle intercettazioni di maggio 2014.
Insomma, come per Scajola, tutto a insaputa di Tassone che non conosce Buzzi che invece conosce Tassone e dice di averlo pagato, ricevendo in cambio appalti.
Tassone non può negare di conoscere bene Francesco D'Ausilio, uscente capogruppo PD in Campidoglio, marito di Emanuela Droghei, l'assessore alle Politiche Sociali del X Municipio e parte della squadra di Tassone. Supposto che D'Ausilio, citato da Buzzi, non conosca neanche lui Buzzi, almeno la Droghei conosce questa Cooperativa Sociale che lavora nel Municipio presieduto da Tassone? Altrimenti se Buzzi, braccio destro dell'ex-NAR Carminati, diventa così inattendibile, allora vorrebbe dire che sono tutti innocenti, che i Carabinieri dei ROS sono dei dilettanti e che il Procuratore Capo di Roma, Giuseppe Pignatone, ha preso un abbaglio definendo il tutto 'Mafia Capitale'.

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