venerdì 28 febbraio 2014

I PROFESSIONISTI DELL'ANTIMAFIA


"Io sono un criminale, di quelli cattivi, che uccidono. Che neppure ti chiamano per nome quando ti devono sparare in bocca. Non scelgo le mie vittime, me le indica il sistema. Chi sono le mie vittime? Quelle che combattono il sistema fatto di imprenditori, politici e criminali (come me). Un sistema che si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo, che pratica l'omertà per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione e il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e di servizi pubblici. Chi sono le mie vittime? Non sono quelle che vanno in giro a presenziare eventi, a fare lezioni, a parlare in televisione, che si fanno fotografare con i familiari, che mi lasciano capire i loro spostamenti, che scrivono i libri sul sistema. Quelle persone servono al sistema e non si salvano perché hanno una scorta, ma hanno una scorta perché già sono state salvate dal sistema. E' come il bollino blu della sorveglianza notturna: tu paghi, lo metti fuori dal cancello e nessuno ruberà mai da te. Chi sono le mie vittime? Quelle che mi indica il sistema, non quelle che prendono un premio dal sistema per avermi indicato". (da LINK)


"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato) 

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