sabato 9 novembre 2013

PORTO DI OSTIA, LA DDA INDAGA MA ZINGARETTI RILASCIA PERMESSI E AGEVOLAZIONI

Concessione del Porto di Ostia prorogata di diciotto anni
«Le carte, così come predisposte, confermano l’estensione della concessione demaniale del Porto di Ostia di 18 anni. L’atto deve essere registrato, certo, ma le ultime firme di approvazione dalla...
«Le carte, così come predisposte, confermano l’estensione della concessione demaniale del Porto di Ostia di 18 anni. L’atto deve essere registrato, certo, ma le ultime firme di approvazione dalla Regione Lazio risalgono allo scorso settembre». Il comandante della Capitaneria di Porto di Roma, Lorenzo Savarese, conferma quanto ieri mattina, nel corso del consiglio straordinario sulla criminalità organizzata, lamentavano a gran voce i cittadini presenti in aula. Quello stesso porto al centro dell’operazione «Alba Nuova» che ha portato in carcere cinquantuno persone per associazione a delinquere di stampo mafioso, potrebbe vedersi rinnovata la concessione demaniale per ben 18 anni. Lunedì scorso il Laboratorio di Urbanistica attivo nel X Municipio ha presentato l’ennesimo esposto inviato al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere come mai «mentre il Porto di Roma viene coinvolto nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia, la Regione Lazio da lui presieduta continua a rilasciare permessi e «agevolazioni» senza attendere l’esito delle indagini, disattendendo un dovuto principio di cautela». Nello stesso esposto si invitava lo stesso Zingaretti «a non esimersi da un confronto pubblico, sfuggendo i doveri del suo ruolo istituzionale». Ieri mattina, in una stracolma aula Massimo Di Somma, mancavano lui, il Sindaco di Roma Ignazio Marino e la Capitaneria di Porto di Roma, l’unica – però – a non esser stata invitata. La sola, tra l’altro, impegnata - per conto della Procura di Roma - nelle indagini sul Porto di Ostia, sulle concessioni balneari, sui chioschi di Castelporziano e in genere sugli illeciti amministrativi del litorale romano legati alla contaminazione mafiosa di cui tanto ampiamente si è discusso.
Intanto il prossimo 17 dicembre saranno processati in prima udienza i cinquantuno arrestati per associazione a delinquere di stampo mafioso. Contro di loro si costituiranno parte civile la Regione Lazio e il Campidoglio per i reati di competenza. La notizia, forse l’unica emersa dal consiglio straordinario di ieri ad esser degna di nota, è stata annunciata dal presidente del X Municipio Andrea Tassone a margine dell’approvazione unanime di un ordine del giorno sul contrasto alla criminalità organizzata e il sostegno alla legalità. Il sottosegretario all’Interno Filippo Bubbico ha manifestato l’impegno al potenziamento degli organici delle forze di polizia, le cui tempistiche e modalità sono al momento incerte. Nel frattempo presidi di legalità come il Tribunale di Ostia e il Giudice di Pace sono stati abbandonati alle conseguenze della norma della spending review del governo Monti.

(8 novembre 2013 - Il Tempo, Silvia Mancinelli)

"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato) 

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